L’ecografia tridimensionale (3D) è un’ecografia transvaginale ginecologica che permette una visione dell’utero femminile in diverse sezioni (sagittale, traversa e coronale).
È una tecnica diagnostica molto utile non solo in caso di gravidanza ma per la salute dell’apparato riproduttivo della donna in generale, poichè permette di valutare e diagnosticare i casi di sospetta malformazione uterina (utero setto, arcuato o bicorne….) che possono essere causa di poliabortività, infertilità di coppia e di fallimenti nella riproduzione assistita.
Quali sono le applicazioni ginecologiche dell’ecografia tridimensionale?
L’ecografia 3D può essere utilizzata con eccellenti risultati non solo nei casi di gravidanza, ma anche per la diagnosi di malformazioni uterine. In questi casi, l’uso della 3D supera la risonanza magnetica e l’isterosalpingografia e permette di evitare esami invasivi come l’isteroscopia con laparoscopia.
Le malformazioni che possono colpire l’utero possono essere l’utero arcuato, setto, bicorne o didelfo (due colli e due corpi uterini). L’utero arcuato è la malformazione più frequente nelle donne con aborto ricorrente, mentre l’utero setto è la più frequente nelle pazienti infertili.
In particolare viene utilizzata per la diagnosi di:
- Malformazioni uterine
- Endometriosi. Ai fini di un accurato studio della zona giunzionale, zona compresa fra endometrio e miometrio, nella pazienti affette da adenomiosi e/o endometriosi;
- Nella valutazione della riserva ovarica, per il conteggio più preciso del numero di follicoli antrali;
- Sindrome dell’ovaio policistico, per il calcolo del volume dello stroma in rapporto al volume ovarico complessivo;
- Infertilità e poliabortività. Associato allo studio della flussimetria delle arterie uterine può divenire strumento molto utile ai fini diagnostici nelle pazienti poliabortive ed infertili.
Quali altre patologie possono essere riscontrate con l’ecografia tridimensionale?
La visione tridimensionale dell'utero permette uno studio delle pareti uterine e ovariche più accurato, permettendo di riconoscere meglio i fibromi, l’adenomiosi, l’endometriosi e le lesioni uterine (polipi, iperplasie, ecc.).
Quali vantaggi offre l’ecografia tridimensionale?
L'ecografia 3D offre al ginecologo ecografista una visualizzazione più precisa e completa delle scansioni diagnostiche ecografiche e riduce quindi i tempi necessari per lo studio ecografico.
Quale strumento è utilizzato per realizzare l’ecografia 3D?
Nel nostro Centro Medico, è possibile eseguire ecografie 3D ginecologiche con ecografi all'avanguardia, dotati di sonde e software di ultima generazione per lo studio ecografico dell'anatomia interna.