L’oftalmologia o oculistica si occupa dell’apparato visivo e della salute dell’organo principale: gli occhi.
I difetti visivi in età pediatrica vanno tempestivamente corretti: l’oculista deve valutare con la maggiore precisione possibile l’acutezza visiva del piccolo. A tale scopo si fa leggere al bimbo il classico ottotipo di lettura per lontano, dove sono presenti dei disegni o, intorno ai sei anni, le lettere e i numeri.
Con la crescita e la scuola primaria, l’impegno visivo del bambino aumenta e quindi la prevenzione costituisce il miglior modo per evitare che si instaurino quadri patologici.
Una particolare attenzione va prestata se i bambini hanno familiarità con condizioni come strabismo o miopia: in questo caso i controlli saranno più frequenti, per intervenire ai primi sintomi e prendere le misure necessarie.
Oculista pediatrico: di cosa si occupa
L’oculista si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia sia medica che chirurgica delle malattie dell’occhio e dei suoi annessi.
La visita oculistica pediatrica offre all'oculista minori informazioni rispetto a quelle che si hanno con un adulto. È necessario eseguire test oggettivi, che non richiedano per forza la collaborazione e servano per capire, appunto, se c'è un difetto di vista, se è presente un'anomalia degli assi oculari o un occhio pigro.
Controllare la vista di adulti e bambini periodicamente è fondamentale per monitorare la salute dei nostri occhi ed intervenire in caso di patologie.
Cosa viene verificato durante la visita?
1) L'acutezza visiva: test svolto con il supporto di un monitor, per mettere in evidenza la capacità di ognuno dei due occhi di leggere lettere e distinguere immagini di varie dimensioni
2) La funzionalità pupillare: valutazione che riguarda la forma e le dimensioni delle pupille e la loro capacità di reagire alla luce.
3) Il fondo oculare: essame svolto attraverso l'utilizzo di un collirio che ha l'effetto di dilarare la pupilla e che permette al medico oculista di analizzare il segmento posteriore dell'occhio, composto dal vitreo, dal nervo ottico e dalla retina.
4) La pressione intraoculare, da cui dipende il deflusso dell'umor acqueo, liquido presente nell'occhio. Una pressione troppo elevata può provocare danni anche irreversibili al nervo ottico come nel caso del glaucoma.
5) La motilità oculare, da effettuare sempre nei bambini o negli adulti quando il paziente riferisce di vedere doppio o quando c’è il sospetto di una patologia di natura neurologica.
Prestazioni presso il Centro In Salus