PRENDIAMOCI CURA DEI NOSTRI PENSIERI CON IL COUNSELING FILOSOFICO!
Cambiamenti, interrogativi, scelte difficili: ecco come il counseling filosofico ci aiuta a sciogliere i nodi della vita
Capita a tutti noi, nel corso della vita, di avere alcuni pensieri, dubbi o paure che non ci lasciano vivere tranquilli.
A volte si tratta di domande per cui non abbiamo risposta; a volte sono scelte di fronte alle quali ci troviamo in difficoltà; a volte ancora ci sentiamo confusi su un argomento rilevante per la nostra esistenza, oppure qualcosa ci preoccupa, ma non sappiamo con chi condividerlo. A volte, infine, un evento o un cambiamento – una malattia, la morte, ma anche la nascita di un figlio o un cambio di lavoro – sconvolge il nostro modo di vedere, cosicché ci sembra di aver perso tutti i nostri punti di riferimento.
Che fare in questi casi?
Parenti e amici possono darci il loro parere, ma spesso ciò di cui abbiamo bisogno è essere aiutati a trovare la nostra strada da qualcuno che lo sappia fare con i giusti strumenti e rispettando ciò che siamo.
È qui che entra in gioco il counselor filosofico.
Chi è il counselor filosofico?
È un professionista della relazione d’aiuto, dotato di apposita e specifica formazione, che in modo empatico, paritario e non giudicante aiuta chi, trovandosi in un momento di difficoltà o di cambiamento, desidera comprendere meglio la propria situazione, riflettere su di sé e sugli eventi della propria vita e analizzare idee e possibilità per prendere decisioni consapevoli e modificare la propria attitudine esistenziale.
Come mi può aiutare un counselor filosofico?
Accompagnando chi si rivolge a lui con delicatezza e attenzione a chiarire il proprio pensiero e a condurre un ragionamento risolutivo, il counselor filosofico ne promuove la consapevolezza e le risorse personali e lo aiuta ad affrontare anche le domande più difficili:
- questioni esistenziali, ossia i grandi interrogativi dell’uomo calati nella vita di ogni giorno (il senso della vita, la morte, la malattia, l’amore, la felicità, ecc.): Perché è successo proprio a me? Perché mi sono ammalato? Come si può affrontare la morte? Cosa significa veramente amare? Cosa può rendermi felice?
- questioni relazionali, professionali e personali (senso e andamento delle relazioni; interrogativi sulla professione; problemi e domande sui propri valori, ecc.): Che senso ha restare in questa relazione? Quale lavoro dovrei scegliere? Come capire che cosa è veramente importante per me?
- crisi di valore e significato e questioni decisionali (in ambito di lavoro, di studio, delle relazioni, ecc.): Quale decisione prendere? Esiste una scelta giusta? Come posso rimanere fedele a me stesso in questo momento difficile?
- problemi etici e morali (giustizia, libertà, fedeltà, ecc.): Si può perdonare un tradimento? Come bilanciare la mia vita personale con le responsabilità lavorative o familiari? Vorrei sentirmi davvero libero: come posso fare?
- temi di bioetica (l’aborto, la fecondazione artificiale, l’eutanasia, i trapianti, ecc.): Si può scegliere di morire? Dopo la malattia mi sento cambiato e mi chiedo: chi sono io, in fondo? Che cosa mi rende ciò che sono? C’è un limite alle cure?
Chi può rivolgersi a un counselor filosofico?
Chiunque lo desideri: il counseling filosofico è aperto a tutti e la sua filosofia è totalmente pratica, ossia applicata alla vita, ai problemi e alle domande esistenziali che tutti noi ci facciamo e che dobbiamo imparare ad affrontare nel modo giusto, per evitare che ci tengano prigionieri.
«Chi chiede una consulenza filosofica non è “malato”, è solo alla ricerca di un senso»
U. Galimberti