In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia, scopriamo insieme a Lodovico Villa, fisioterapista In Salus, le caratteristiche di questa professione.
Chi è il fisioterapista?
Il fisioterapista è il professionista sanitario che identifica e adotta le migliori strategie per la prevenzione, la cura, la valutazione funzionale, la rieducazione e riabilitazione di disfunzioni di vari sistemi.
Il fisioterapista ha un ruolo importante nella gestione delle conseguenze di patologie, congenite o acquisite, permanenti o transitorie, di interventi chirurgici oppure in seguito a condizioni che determinino sovrautilizzo o sovraccarico, nell’anziano così come nello sportivo.
Perchè sottoporsi a trattamenti fisioterapici?
L’obiettivo generale dell’intervento fisioterapico è contribuire a migliorare la qualità della vita della persona e dei suoi familiari, promuovendone anche la tutela dei diritti, la dignità e la partecipazione in ogni ambito di vita sociale.
E’ definito come terapista della riabilitazione, connessa con il concetto di cura dopo un trauma o insorgenza di patologie, ma non bisogna dimenticare un altro ambito fondamentale di cui si occupa: la prevenzione.
Quando rivolgersi ad un fisioterapista?
Dal punto di vista temporale una patologia o trauma si può considerare divisa in fase acuta, sub acuta e cronica: il fisioterapista va ad interfacciarsi col paziente in ognuna di queste situazioni, o anche prima che si verifichino andando ad modificare alcuni fattori con il lavoro di prevenzione.
Nel lavoro del fisioterapista è fondamentale il concetto di educazione al movimento e del coinvolgimento attivo del paziente nel processo riabilitativo.
Gli strumenti che il terapista ha a sua disposizione sono la terapia manuale, il corretto dosaggio progressivo dell’esercizio fisico correttivo e le terapie fisiche (laser, tecar, limpha).