Il sale insaporisce ogni piatto rendendolo più appetibile. Le linee guida pediatriche suggeriscono di non aggiungere mai sale alle pappe durante lo svezzamento.
Unica eccezione può essere l’aggiunta di un pizzico di sale integrale all’acqua di cottura delle verdure per richiamarne i principi nutritivi ed arricchire il brodo.
Perché non bisogna aggiungere sale nelle pappe?
L’abitudine ad assumere alimenti salati influenza la dieta nell’infanzia e poi nell’età adulta e predispone all’ipertensione, all’obesità e a problemi circolatori.
Se il bambino si abitua ai sapori forti diventa sempre più difficile fargli consumare cibi poco saporiti.
Quando una mamma prepara la pappa senza sale al suo bambino tende ad assaggiarla valutandola poco appetitosa perché insipida. Eppure ai bambini, abituati al latte materno, piacciono i sapori delicati.
Spesso succede che, non aggiungendo sale alle pappe, si tenda a renderle più interessanti utilizzando parmigiano, formaggi saporiti o addirittura insaccati tra cui il prosciutto troppo frequentemente proposto. Questi alimenti così sapidi nascondono quantità di sodio elevate e gradualmente vengono sempre più apprezzati dai bambini tanto da diventare insostituibili nella loro alimentazione.
Cosa possiamo utilizzare in alternativa al sale?
In alternativa va privilegiato l’uso di erbe aromatiche, le spezie e il limone che uniscono sapore senza apporto di sodio a benefici effetti sulla digestione e sull’assorbimento dei nutrienti.
In qualsiasi caso il consumo di sale dovrebbe essere ridotto anche dopo l’anno e da parte di tutta la famiglia che, in occasione dello svezzamento dei piccoli, può modificare le proprie abitudini alimentari soprattutto quando si opta per l’autosvezzamento.