Purtroppo l’allergia, come molte altre patologie frequenti nella popolazione, non si ferma, nemmeno in questo periodo di isolamento sociale dovuto al coronavirus.
Quest’anno, in particolare, le temperature miti, hanno condizionato una fioritura molto precoce di nocciolo e betulla e, attualmente, di carpino, faggio, graminacee, olivo e parietaria.
Come faccio a sapere che i miei sintomi non dipendono dal coronavirus?
I sintomi di allergia non sono associati a febbre, né a dolori muscolari. Raramente si associano a ridotta percezione dei sapori o degli odori (capita ma chi ha questi disturbi è allergico da molti anni e ce li ha in modo continuativo. Non esordiscono improvvisamente). Nell’allergico poi, la stanchezza, è spesso associata all’occlusione nasale o all’assunzione di anti istaminico, raramente è spontanea.
Come gestire i sintomi durante la quarantena da covid19?
In genere l’allergico presenta rino congiuntivite. In questo caso si può iniziare subito una terapia con anti istaminico, 1 compressa alla sera prima di coricarsi associato (è molto importante) ad uno spray nasale. Ad esempio Fluticasone fuorato oppure Mometasone furoato uno spruzzo per narice al mattino.
Sia l’anti istaminico sia lo spray possono essere proseguiti fino alla fine della stagione di fioritura.
E se il problema è la difficoltà respiatoria dovuta all'allergia?
La difficoltà respiratoria, specie notturna, può dipendere dall’occlusione nasale quindi la terapia sopra (fatta con cura per almeno 7 giorni consecutivi) dovrebbe essere efficace.
Altrimenti andrà introdotto un farmaco che possa broncodilatare e togliere l’infiammazione tipica dell’asma. La terapia per l’asma non può essere ‘fai da te’ e va controllata nel tempo.