Il sistema nervoso umano è sintonizzato per rilevare la sicurezza e il pericolo, integrando le risposte del corpo e del cervello attraverso il sistema nervoso autonomo.
Questa crisi sociale che stiamo attraversando impedisce al nostro sistema nervoso di rilevare in modo corretto situazioni di pericolo o di sicurezza. Nello specifico, viene messo in discussione da richieste incompatibili che lo portano sia ad evitare il contatto con il virus, sia a soddisfare il nostro imperativo biologico di connetterci con gli altri per sentirci tranquilli e sicuri.
Infatti, è importante tenere presente che come molti altri mammiferi, l'uomo è una specie sociale. Essere una specie sociale sottolinea esplicitamente che la sopravvivenza umana dipende dalla co-regolazione del nostro stato neurofisiologico attraverso l'interazione con gli altri.
Quali conseguenze può avere la quarantena sulla nostra mente e il nostro corpo?
Si può ben capire che questo momento sconvolge la nostra capacità di regolare gli stati comportamentali ed emotivi, interferisce con il nostro ottimismo e compromette la nostra capacità di fidarci e sentirci sicuri con gli altri e quindi ci porta lontano da uno stato ottimale di salute.
Ora, ancor più di prima, dobbiamo renderci conto che il nostro sistema nervoso ha bisogno di noi. Si trova nella necessità di dover essere aiutato, tutelato, preservato. E ce lo dice, dobbiamo solo ascoltarlo.
Stanchezza, dolori, disturbi del sonno, disturbi dell’umore ed altre problematiche potrebbero essersi manifestati con maggior prepotenza in questo periodo, o essere insorti all’improvviso.
Cosa possiamo fare per aiutare il nostro sistema nervoso?
Prima di tutto dobbiamo riconoscere un cambiamento, per poi permettere al nostro sistema di avvicinarsi il più possibile a questo stato di salute e di equilibrio.
Sicuramente il trattamento osteopatico è in questo un buon alleato. Infatti lavorando sul corpo possiamo interagire con la nostra centralina di comando, stimolando appunto il nostro sistema nervoso centrale. Durante un’attenta valutazione, vengono messe in evidenza disfunzioni sulle quali lavorare, utilizzando tecniche appropriate (viscerali, craniali, muscolo scheletriche), che si differenziano da persona a persona.
Stimolare correttamente il nostro sistema nervoso significa metterlo nella condizione migliore di autoregolarsi, tendendo all’equilibrio, e quindi avere le giuste risorse per affrontare al meglio questa situazione in particolare.