26.03.2021

lo stress

Approfondiamo insieme al Dott. Andrea Borsetto, Psicologo e Psicoterapeuta del Centro In Salus, un argomento che ci coinvolge tutti: lo stress!

Che cos’è lo stress?

Lo stress è una risposta psicofisica proveniente dall’organismo in conseguenza ad uno stimolo esterno o interno che va a determinare una serie di modifiche fisiche e psichiche. Quindi, in parole semplici, possiamo immaginarci lo stress come una risposta fisiologica utile all’adattamento e alla sopravvivenza.

Gli eventi stressanti, chiamati stressor, si possono dividere in:

  • Eustress: eventi benefici che apportano energia all’organismo
  • Distress: eventi nocivi per l’organismo e il sistema immunitario

I distress, però, se pur nocivi, possono verificarsi con una frequenza diversa:

  • Occasionalmente
  • In maniera ripetuta nel tempo

Se l’evento stressante permane nel tempo lo stress diventa cronico e le conseguenze per il nostro benessere fisico e psichico posso essere dannose; esso può travolgere la vita in modo trasversale, da quella famigliare e affettiva a quella lavorativa.

Pillole di storia: che origine ha la parola “stress”?

Il primo esperimento degli effetti dello stress sull’uomo è stato condotto nel 1930 da Hans Selye, biochimico e scienziato, il quale fu anche il primo ad usare la parola “stress” riferita all’essere umano.

Infatti, prima di allora, questo termine veniva usato solamente in riferimento alla fisica, ovvero per indicare la procedura per la quale un materiale veniva sottoposto ad una forza esterna fino alla sua deformazione.

Le cause dello stress

Prima si è detto che lo stress è una risposta psicofisica dell’organismo ad eventi stressanti. È bene sottolineare però che uno stesso evento può essere considerato stressante per qualcuno e non esserlo affatto per altri. Premesso questo, gli eventi potenzialmente stressanti possono riguardare:

  • Cambiamenti importanti della vita (matrimonio, nascita di un figlio, divorzio, cambio di un lavoro)
  • Fattori fisici (abuso di alcool, fumo, droghe)
  • Fattori ambientali (es. pandemia)
  • Fattori sociali (isolamento, disapprovazione, esclusione)
  • Eventi particolarmente dolorosi (la morte di un caro, un incidente ecc)

Quali sono i meccanismi che si mettono in atto di fronte agli eventi stressanti? Possiamo identificare tre stadi:

  1. Allarme: il nostro organismo sollecita le nostre barriere difensive e il nostro corpo si attiva attraverso l’accelerazione del battito cardiaco, la diminuzione della saliva, i tremori dovuti alla contrazione muscolare ecc.
  2. Lotta: l’organismo cerca di adattarsi alla situazione e di raggiungere un equilibrio riportando i valori fisici alla normalità. Questa fase è quella più intensa perchè richiede al nostro corpo un grosso dispendio energetico; se questo stadio continua per un tempo prolungato si entra nella terza fase.
  3. Indebolimento: nella terza fase l’organismo si debilita e va incontro alla comparsa di malattie (es. pressione alta cronica, diabete)

I sintomi dello stress

I sintomi possono essere di vario genere, da quelli fisici a quelli cognitivi:

  • Sintomi fisici: tachicardia, pressione alta, perdita di appetito e quindi di peso, eccessiva sudorazione, mal di testa, tensione muscolare ecc;
  • Sintomi comportamentali: abuso di alcool, fumo e droghe;
  • Sintomi emozionali: ansia, rabbia, tensione;
  • Sintomi cognitivi: non riuscire a pensare in maniera lucida, perdita di memoria, scarsa concentrazione.

Stress e disturbi psicologici

Lo stress cronico è collegato a molti disturbi psicologici. Di seguito sono riassunti i principali:

  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD): patologia che può svilupparsi in persone che sono state soggette ad esperienze traumatiche in prima persona o che hanno assistito ad un accadimento grave riguardante una persona cara. I sintomi comprendono forte paura, orrore, ricordo dell’evento in modo persistente, incubi, immagini e pensieri disturbanti. Per essere definito tale, il disturbo post-traumatico da stress si deve manifestare a distanza di giorni, settimane o mesi dal trauma, e deve avere una durata minima di un mese;
  • Disturbo acuto da stress (DAS): simile al post-traumatico, questo disturbo si differenzia per un criterio temporale, generalmente infatti si manifesta entro un mese dall’evento stressante e dura da almeno due giorni a meno di un mese. I sintomi sono gli stessi del PTSD, possono però essere più intensi e invalidanti;
  • Disturbi dell’umore: comprendono depressione e bipolarismo. Circa l’8% della popolazione soffre di depressione e circa l’1 del disturbo bipolare;
  • Lo stress da lavoro: Il National Institute for Occupational Safety and Health ha definito lo stress da lavoro come un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore.

L’importanza della psicoterapia nella cura dello stress

Tecniche di rilassamento, respirazione, attività fisica, yoga, training autogeno, sono tutte strategie che una persona che soffre di stress può introdurre in modo costante nella propria routine quotidiana. Tuttavia quando lo stress incide notevolmente sulla qualità della vita di una persona è consigliabile rivolgersi ad uno specialista.

Lo psicoterapeuta può migliorare notevolmente la condizione del paziente, attraverso metodologie specifiche. La psicoterapia cognitivo comportamentale, ad esempio, insegna al paziente le tecniche per gestire l’ansia e lo stress e a cambiare i comportamenti non funzionali al suo benessere. Inizialmente lo psicoterapeuta individua i pensieri ricorrenti che portano allo stress e successivamente, insieme alla persona, li modifica in pensieri costruttivi.

La pratica EMDR

L’EMDR (Eye Movement Desenitization and reprocessing) è un trattamento psicoterapeutico approvato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 e viene usato principalmente per curare i disturbi post traumatici. La tecnica consiste nel far compiere al paziente dei movimenti oculari e prevede la rievocazione dei ricordi traumatici. La persona, dopo il trattamento, pur ricordando l’evento, lo percepisce come lontano e passato e con lui anche le emozioni negative.

Una percentuale molto alta di persone nel mondo soffre o ha sofferto almeno una volta di stress. Il consiglio è quello di non sottovalutare i danni che a lungo termine può portare all’organismo, ma di cercare di capirne le cause e di trovare delle soluzioni per risolvere il problema. Inoltre, non bisogna provare vergogna perché nessuno ne è escluso.

Articolo di:

Borsetto Andrea

Psicologo psicoterapeuta