Parlare di menopausa non è un capriccio.
Il modello sociale attuale vuole le donne sempre più performanti, smaglianti, per sempre giovani.
Quando un uomo invecchia diventa più interessante, quando una donna invecchia perde attrattiva. L’uomo diventa saggio, e la donna?
Questo modello non solo non corrisponde alla realtà quotidiana ma crea di certo false aspettative e frustrazioni.
Spesso ci sentiamo dire che le mestruazioni, la gravidanza e, non ultima la menopausa, sono eventi naturali per la vita di una donna. Tutto vero, innegabile come innegabile sia l’essere naturale degli uragani. Naturale non è sinonimo di benefico o di innocuo. Non sempre.
La menopausa porta con sé dei cambiamenti fisici e psichici e non tutti facilmente accettabili o superabili.
Il presupposto è poterne parlare con professionisti che, conoscendo l’argomento in tutte le suesfaccettature, possano dare consigli relativi allo stile di vita e terapie per i sintomi predominanti che siano le vampate, l’insonnia, l’irritabilità o la difficoltà a concentrarsi.
Un sintomo che viene poco considerato, non solo dai professionisti ma dalle donne, perché lo si ritiene meno importante o per vergona, è il calo del desiderio sessuale e l’assenza lubrificazione ai rapporti che possono diventare molto dolorosi.
L’esempio che spesso le donne riportano è quello della calma piatta, della pace dei sensi, facendo sovente dell’ironia sulla totale assenza di desiderio sessuale. Ma sappiamo che dietro questa ironia spesso si cela un certo disagio. In questa fase la sessualità viene percepita come un obbligo, un dovere verso il partner.
Chi ha sperimentato questo cambiamento (e la quasi totalità delle donne in menopausa lo percepisce perché è una condizione strettamente legata al repentino calo degli estrogeni) sa quanto può essere frustrante per la relazione e per se stesse.
Oggi abbiamo molte armi che possono aiutare le donne nell’affrontare una situazione così delicata. La prima cosa da fare è condividere questa esperienza con il proprio ginecologo o con la propria ostetrica per dare la giusta dimensione al problema. Sapere che è un cambiamento fisiologico e comune a moltissime donne aiuta e aiuta anche nella comunicazione con il proprio partner. Ci sono poi diverse terapie, locali e non, ma anche non farmacologiche, per far fronte alla situazione. Senza nessun obbligo. Perché in molti casi il calo del desiderio sessuale può non essere percepito dalla donna o dalla coppia come un problema e allora il trattamento diventa “nessun
trattamento” ma solo la consapevolezza che quel che si sta vivendo è naturale.